Il sindaco Pisapia nel suo discorso di presentazione sottolinea come per la città di Milano sia iniziata una settimana bellissima. E individua nella vera ricchezza dell’Italia il motore dal quale ripartire, tutto quel talento, la qualità, l’eccellenza e la cura per il bello. Valori importanti che, espressi nella forma del Salone, possono diventare veramente dei punti da cui rilanciare l’economia e il futuro dell’intero Paese. Tradotto in termini numerici il Salone ospiterà tra i visitatori due terzi di stranieri che si dedicheranno ai 2.500 espositori. Si parla di una superficie totale di oltre 5.000 metri quadrati.
Tanto ottimismo per questa nuova edizione del Salone, un ottimismo in risposta e in barba alla crisi. Eppure Claudio Luti, presidente del Cosmit, l’ente organizzativo del Salone, nonché Presidente di Kartell, ci tiene a puntualizzare che nonostante la ricerca e l’innovazione, il problema del Salone sta nella sua capacità di comunicare: un marketing e dei canali distributivi più attenti sarebbero la chiave di svolta. Elementi questi da non sottovalutare se si intende davvero percorrere la strada dell’export: migliori condizioni anche nel post vendita garantirebbero maggiore fiducia da parte degli acquirenti. Una logistica più efficiente, velocità di spedizione e abbattimento dei costi, questi alcuni dei punti sui quali lavorare ancora, specialmente nei mercati emergenti come quello cinese. Rafforzare la collaborazione con gli uffici Ice, in modo da sostenere le piccole e medie imprese diventa essenziale nell’ottica globalizzata.